Winners «Best Swiss Video Clip» 204

Il festival di musica pop del Percento culturale Migros m4music, la FONDATION SUISA e il Festival del cinema di Soletta hanno consegnato il 23 marzo a Zurigo i premi «Best Swiss Video Clip» in occasione del m4music Award Show. Un totale di 470 artisti ha presentato i propri video musicali per il «Best Swiss Video Clip» 2024. I due premi, quello della giuria e quello del pubblico, sono dotati di CHF 5’000.- ciascuno e sono donati dalla FONDATION SUISA.

PREMIO DELLA GIURIA

Tra i cinque clip nominati, il premio della giuria per il «Best Swiss Video Clip 2024» è stato assegnato a «Low Lower Son» della band basilese ELFRID THE THIRD & IVAN EYES, feat. Il video è stato diretto da JANIS POLAR, anch’essa di Basilea.

Per la giuria, la clip sviluppa un incredibile effetto di richiamo: «Il video lancia un incantesimo sul pubblico e lo trasporta in un mondo onirico. Ancora e ancora, «Low Lower Son» suscita curiosità con prospettive insolite su immagini apparentemente familiari. L’intero viaggio è intensificato dalla musica ipnotica, cosicché il video rimane un’esperienza rinvigorente anche alla seconda, terza o quarta visione».



Le cinque clip in corsa per il Premio della Giuria 2024 riceveranno ciascuna CHF 2’000.-, donati dalla FONDATION SUISA:

  • «Berger» di MEGA, SO LA LUNE, AU6I ⎥ Regia: Tymen Goetsch
  • «Dancemorethinkless» di CABLESALAD ⎥ Regia: Naïma Winkler, Leon Cremonini, Yannick Scherer
  • «Fäschtmol» di TO ATHENA ⎥ Regia: Larissa Odermatt, Tiffany Limacher
  • «Low Lower Son» di ELFRID THE THIRD & IVAN EYES ⎥ Regia: Janis Polar
  • «Light Light» di PRONTO ⎥ Regia: Maximilian Speidel

PREMIO DEL PUBBLICO

Nella votazione pubblica online, «Thunfisch» di BOYSEL ha battuto gli altri 15 clip aggiudicandosi il premio del pubblico per il «Best Swiss Video Clip 2024».

Boysel è una collaborazione tra Manuel Meisel (Anna Rossinelli) e Sebastien Bolli (Dave From Hollywood) di Basilea con videoclip animati di Kilian Vilim e Etienne Mory. Il film è stato diretto da SEBASTIEN BOLLI.

Vincitori «Demotape Clinic» 2024

La band zurighese MANIC PIXXIES vince il premio «Demo of the Year» 2024 per i talenti emergenti.

Per due giorni, la 26a edizione di m4music, il festival di musica pop del Percento culturale Migros, ha celebrato la creazione musicale svizzera su cinque palcoscenici, con spettacoli di oltre 40 artisti svizzeri e stranieri, quasi 1’600 professionisti accreditati e più di 5’500 visitatori. È stata l’occasione per mostrare il talento musicale emergente della Svizzera. Le canzoni più promettenti sono state premiate nelle categorie Pop, Rock, Lyrics & Beats, Electro e Out of Genre. And the winners are…

DEMO OF THE YEAR 2024

I MANIC PIXXIES, sei elementi, hanno impressionato la giuria di m4music 2024, vincendo non solo il FONDATION SUISA Awards nella categoria Rock con la loro canzone «Pissing Outside the Bandroom», ma anche il titolo definitivo di Demo of the Year, con un premio di CHF 5’000.-.

La giuria di m4music è stata conquistata dalla loro canzone cruda e straripante, che porta il meraviglioso nome di «Pissing Outside the Bandroom». «Dietro questo brano c’è una giovane band che crea un’estetica forte con risorse limitate. Combina linguaggi diversi, scrive canzoni multistrato e non si perde in direzioni diverse, ma presenta una visione chiara», afferma la giuria nel motivare la sua scelta. È convinto che l’assegnazione di questo premio e del denaro che lo accompagna arrivi al momento giusto e che i Manic Pixxies arricchiranno il futuro musicale.

FONDATION SUISA AWARDS 2024

I FONDATION SUISA Awards 2024, con un valore di CHF 3’000.- ciascuno, hanno inoltre premiato cinque gruppi nelle seguenti categorie:

  • Categorie PopSAMI GALBI (VD) con «Dakchi Hani»
  • Categorie RockMANIC PIXXIES (ZH) con «Pissing Outside the Bandroom»
  • Categorie ElectronicPOLAR STAR (GE) con «UME»
  • Categorie Lyrics & BeatsSENTO (ZH) con «Impulse Control»
  • Categorie Out of GenrePRON0IA (BE) con «This M Body-ed [2]»
POP ⎪ SAMI GALBI
ROCK ⎪ MANIC PIXXIES
ELECTRONIC ⎪ POLAR STAR
LYRICS & BEATS ⎪ SENTO
OUT OF GENRE ⎪ PRON0IA

Jul Dillier: come un percorso in un corridoio di specchi

Serie di ritratti «Get Going!» 2022

Jul Dillier, Flora Geiẞelbrecht e Bernhard Hadriga con EI GEN KLANG ⎪ Foto ©Maria Frodl


L’uovo diventa parola, la parola diventa suono e infine un’opera d’arte chiamata «Ei.Gen.Klang». La performance multisensoriale che ruota attorno a suoni, parole e immagini è frutto del genio creativo di Jul Dillier, Flora Geißelbrecht e Bernhard Hadriga. Un contributo «Get Going!» della FONDATION SUISA ne ha agevolato la realizzazione.

Jul Dillier è un ricercatore sonoro. Guardandolo negli occhi, si notano subito la curiosità e la volitività che trapelano costantemente nel suo sguardo. Il mondo come parco giochi, come luogo di avventure, che invita a fare un’escursione topografica attraverso parole e suoni. Inutile dire che da tutto questo nascono anche interrogativi filosofici: «Volevo occuparmi dell’origine o dell’inizio, sia sul piano musicale che linguistico. Ma anche dell’inizio del mondo, della vita, dell’umanità», dichiara Dillier in relazione all’impulso di fondo di questo progetto.

Dillier proviene da una famiglia del Canton Obvaldo profondamente legata alle competenze linguistiche: «Mio padre lavorava come regista di spettacoli radiofonici, mio ​​fratello è un libraio, mia sorella è pedagogista teatrale e mia madre è logopedista.» In qualche modo, Dillier si considera ridendo la pecora nera della famiglia, poiché si è dedicato alla musica ed è diventato pianista e batterista. Restavano però le parole e, soprattutto, i suoni celati in esse.

Quando la sopraggiunta pandemia di Coronavirus gli impedisce di fare la spola tra la sua patria d’elezione a Vienna e la Svizzera centrale, Dillier decide di conseguire un master in jazz e musica d’improvvisazione a Linz. È qui che incontra la violista, vocalist e copywriter Flora Geißelbrecht e il chitarrista e videoartista Bernhard Hadriga che, oltre agli studi musicali, si era dedicato anche alla microbiologia e alla genetica. Al momento di individuare un punto di partenza per il progetto, è Flora Geißelbrecht ad avviare il processo creativo con la semplice affermazione «Das Ei» (L’uovo). «È stata una vera rivelazione, come un Big Bang, e forse non a caso il teorico del Big Bang, George Lemaître, ha utilizzato proprio il concetto di uovo cosmico», spiega Dillier.

Da qui, sono nate infinite associazioni: il suono «ei» (che in tedesco significa anche uovo), presente come dittongo in svariate parole tedesche, ha rivelato innumerevoli spazi linguistici, musicali, ma anche filosofici e storici in cui le possibilità di improvvisazione si presentavano ancora e ancora, in infiniti rimandi come in un percorso all’interno di un corridoio di specchi. Oltre ai giochi vocali, con cui da allora iniziano a destreggiarsi questi tre ammiratori di virtuosi della lingua come Ernst Jandl e Kurt Schwitters, anche altri temi diventano oggetto di riflessione: «La forma dell’uovo, l’uovo di gallina come alimento, l’uovo della donna», dice Geißelbrecht, «l’uovo offre un’incredibile quantità di punti di riferimento per i più disparati livelli semantici.» E Dillier aggiunge: «Esso è anche all’origine di innumerevoli miti sulla creazione che abbiamo preso in esame.»

Ma con un’esplosione creativa di questa portata, si corre il rischio di non riuscire a scorgere la foresta a causa degli alberi, perdendo così la visione d’insieme. Tutti ne erano consapevoli. «Ci siamo imposti in tempi relativamente brevi un sistema rigoroso», spiega Hadriga. «Il contributo della FONDATION SUISA ci ha permesso di creare una sorta di laboratorio artistico in cui sperimentare e ricercare.» Dillier prosegue: «Abbiamo utilizzato tecniche compositive e di improvvisazione per riflettere su come desideravamo implementare un determinato aspetto, in modo giocoso o narrativo, sonoro o visivo.»

Anche il nome della performance ha fatto da guida: «Ei.Gen.Klang», un gioco di parole composto da uovo, gene e suono, che nel suo complesso fa anche capire che la forma e il significato dell’uovo si muovono sempre verso il suono. Era altrettanto chiaro fin dall’inizio che il progetto si sarebbe concretizzato in uno spettacolo di un’ora. Al suono tridimensionale e allo spazio scenico è stato intenzionalmente aggiunto il fattore tempo per contenere l’altrimenti inarrestabile espansione dell’universo. E anche se «Ei.Gen.Klang» ha già fatto il suo debutto di successo a Lucerna a dicembre e a Vienna a gennaio, il trio continua a giocare con gli stati della materia in modo che la performance possa cambiare costantemente nel tempo.

Rudolf Amstutz


juldillier.ch
instagram.com/ei.gen.klang
youtube.com/@EiGenKlang

Portrait arttv
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JUL DILLIER

21.03.2022


Dal 2018 esiste «Get Going!» come offerta di sostegno della FONDATION SUISA. Con questa nuova forma di contributo alla creazione vengono incentivati finanziariamente processi creativi e artistici che esorbitano dalle categorie convenzionali. Con cadenza mensile, presentiamo individualmente gli otto destinatari del premio «Get Going!» 2022.

Best Swiss Video Clip 2024 – Apertura del voto online

PREMIO DEL PUBBLICO – VOTA LA SUA CLIP PREFERITA!

È partita la corsa al titolo di miglior video musicale: la FONDATION SUISA, il festival di musica pop m4music del Percento culturale Migros e le Giornate di Soletta sono alla ricerca del miglior video musicale svizzero dell’anno. In palio un premio della giuria e un premio del pubblico.

Avete tempo fino al 30 gennaio 2024 per votare la vostra clip preferita tra le 17 nominate:

  • «Lullaby For Robots» di Xewin, Steve Cabasets, regia: Marianne Heele, Eglantine Bacro 
  • «Walkie Talkie» di Ikan Hyu, regia: Timo Raddatz
  • «Casino (Drink)» di Matilde, regia: Nicolò Faietti
  • «Be Aware» di Phoam, regia: Mei Fa Tan
  • «Berger» di Mega, Au61, So la lune, regia: Tymen Goetsch
  • «Food» di Oukn Sokio, regia: Pascal Consiglio 
  • «dancemorethinkless» di Cablesalad, regia: Naïma Winkler, León Cremonini, Yannick Scherer
  • «Underwater» di Cyril Boehler, Fiona Daniel, regia: Fabian Troxler
  • «Fäschtmol» di To Athena, regia: Larissa Odermatt, Tiffany Athena Limacher 
  • «Thunfisch» di Boysel, regia: Kilian Vilim, Etienne Mory 
  • «Kopfkarussell» di Peter Pana, regia: Remo Schluep 
  • «Souris chérie» di Barrio Colette, regia: Anissa Cadelli 
  • «Second Sun» di Peace Is Just A Break, regia: Jonas Lacôte 
  • «Low Lower Son» di Elfrid The Third & Ivan Eyes, regia: Janis Polar
  • «Light Light» di Pronto, regia: Maximilian Speidel
  • «Lonely Bird» di Dirty Sound Magnet, regia: Léonie Gottraux, David Pavlik
  • «Daydreamin’» di Shuttle, regia: Grégoire Pasquier


VOTA ORA!

La FONDATION SUISA mette in palio il Premio della Giuria e il Premio del Pubblico per il «Best Swiss Video Clip» 2024, ciascuno del valore di CHF 5’000.-. I vincitori di entrambi i premi saranno annunciati all’inizio di marzo. I premi saranno consegnati dal vivo durante l’m4music Award Show di sabato 23 marzo 2024.

jazzahead! 2024 – Iscrizione


Iscrivetevi ora allo stand collettivo SWISS MUSIC ⎪ 11–13 aprile, Brema (DE)

Il mondo professionale del jazz si riunirà dall’11 al 13 aprile 2024 nei teatri e davanti ai palcoscenici showcase di jazzahead! Brema, la principale fiera del jazz in Europa. Una grande opportunità per i professionisti svizzeri della musica di fare rete: iscrivetevi ora allo stand SWISS MUSIC:

STAND COLLETTIVO SVIZZERO


I vantaggi per voi co-espositori allo stand collettivo SWISS MUSIC:

  • Accreditamento agevolato: EUR 155 anziché EUR 185 (escl. 19% IVA)
  • Più visibilità in fiera
  • Uso condiviso gratuito dello stand come piattaforma di incontro e presentazione

Lo stand SWISS MUSIC è una collaborazione tra la FONDATION SUISA, la Fondazione svizzera per la cultura Pro Helvetia e SONART – Associazione Svizzera di Musica.

Ed ecco come iscriversi:
Termine di iscrizione: 27.03.2024

  1. Creare un profilo utente e accedere:
    Per farlo, cliccare su ISCRIVERSI ALLO STAND COLLETTIVO (in basso)
  2. Iscriversi come co-espositore allo stand collettivo svizzero:
    Fornire le seguenti informazioni:
    – Co-espositore di: FONDATION SUISA
    – Numero di sconto: 6B35
    – Codice di sconto: 24R1GEMT (Grazie allo sconto, il costo di iscrizione si riduce a EUR 155.)

Dopo la registrazione, cliccare sul seguente link per accedere
al PORTALE DEI PARTECIPANTI
alle CONDIZIONI DI PARTECIPAZIONE

In caso di domande in merito all’iscrizione, rivolgersi a
Malena Drela:
drela@jazzahead.de

In caso di domande relative allo stand, rivolgersi a
Marcel Kaufmann:
swissmusic@fondation-suisa.ch

Qualora il numero di iscrizioni dovesse risultare insufficiente, la FONDATION SUISA e i suoi partner si riservano il diritto di annullare in qualsiasi momento la presente iniziativa di sostegno entro l’inizio della fiera.

TERMINE DI ISCRIZIONE: 27 marzo 2024

SHOWCASE


Il termine per l’inoltro delle candidature per uno showcase al festival jazzahead! è scaduto il 18 ottobre 2023.

Contributi «Get Going!» 2023

Anche quest’anno il bando di concorso per un contributo «Get Going!» è stato accolto molto bene. Oltre 220 dossier provenienti da tutte le parti del Paese e da tutti i generi sono stati presentati alla nostra giuria di esperti. Dopo aver esaminato tutti i dossier, la giuria ha deciso di sostenere i seguenti musicisti per le loro visioni artistiche con un contributo «Get Going!» di CHF 25’000.- ciascuno. Congratulazioni ai beneficiari!

LUCA FORCUCCI

Luca Forcucci ⎥ Foto ©Nicola Noventa


Luca Forcucci è un artista, compositore e studioso. Nella sua ricerca indaga le relazioni percettive tra il sonoro e lo spaziale, esplorando l’inudibile e gli aspetti cognitivi inerenti ai paesaggi interiori. Questa esplorazione comporta esperienze di ascolto immersivo (profondo) in luoghi diversi come la Foresta Amazzonica, il Sudafrica, il Ghana, le Isole Lofoten e le Città Alfa. Inoltre, collabora con le neuroscienze per comprendere meglio gli aspetti cognitivi dei meccanismi di ascolto. I processi associati all’apprendimento automatico comportano pregiudizi ed errori, derivanti dalla soggettività introdotta dagli esseri umani. Inoltre, nel campo della musica, quelli che possono apparire come errori non sono intrinsecamente tali; piuttosto, rappresentano nuove potenziali direzioni che un’opera può prendere. Nel suo progetto «Not Always Human(s): Landscapes Perception and Architecture», per il quale ha ricevuto un contributo «Get Going!», Luca Forcucci approfondisce domande quali: Cosa ci si può aspettare da un’architettura sonora quando le intuizioni dell’apprendimento automatico, della cognizione e degli errori vengono applicate ad essa? Come potrebbero emergere nuove esperienze?
lucaforcucci.com


MONTE MAI

Monte Mai ⎥ Foto ⓒPeter Hauser


I Monte Mai sono un trio pop psichedelico fondato nel 2020 dalla cantante, originaria di Grenada, Anais Schmidt insieme ai due musicisti ticinesi Fabio Pinto (chitarra) e Fabio Besomi (basso).  Il progetto, che è valso loro un contributo «Get Going!», nasce dall’esigenza di approfondire la tensione musicale tra Nord e Sud, con l’obiettivo di coniugare da un punto di vista estetico le radici e le influenze culturali della musica latina e germanica. L’intento del trio è dunque quello di gettare un ponte tra le melodie tradizionali del repertorio musicale italiano e gli elementi ritmici della cosiddetta «musica cosmica» del krautrock tedesco.  L’elemento di contaminazione gioca un ruolo importante per ottenere, da ultimo, una commistione di pop esotico, «musica cosmica», opera, jazz ed elettronica in uno spazio stilisticamente libero.
montemai.com


NICULIN JANETT

Niculin Janett ⎥ Foto ⓒXaver Rüegg


Niculin Janett è compositore, suona il sassofono e, come seconda occupazione, anche il clarinetto e il flauto. Janett è uno dei musicisti più versatili dell’attuale scena jazz svizzera. Nel 2015 ha fondato a Brooklyn il Niculin Janett Quartet feat. Rich Perry, ma infiltra anche standard e il Great American Songbook nei duo Janett/Schraff e The Sad Pumpkins, oltre a fondere jazz e Ländler nella formazione di musica folk (C’est si) B.O.N. Nel 2021, insieme al Niculin Janett Ensemble, è riuscito ad accostare musica folk, jazz e classica in un’innovativa suite in nove parti con «Rêveries Dansantes».  Grazie al contributo «Get Going!», Janett potrà utilizzare per tre mesi uno studio di composizione a New York City per esplorare tecniche di esecuzione alternative, espansioni armoniche e nuovi elementi melodici e ritmici.
niculinjanett.ch


NICK FURRER

Nick Furrer ⎥ Foto ⓒSilvio Zeder


Dopo quattro album con la sua one-man band «Haubi Songs» e numerose collaborazioni, il cantautore e polistrumentista lucernese Nick Furrer ha raggiunto una svolta artistica. Ora vuole ampliare il suo universo musicale chiamando nuovi musicisti. Con questo desiderio di apertura, vuole abbattere gli stereotipi, sia sul palco che in studio, sfidando le strutture e le strategie di una band. Il contributo «Get Going!» permetterà a Nick Furrer, che di recente ha iniziato a scrivere in diverse lingue, di intensificare gli scambi con persone provenienti da tutti i settori della musica e di portare avanti il riorientamento di «Haubi Songs», creando forse anche una band live di polistrumentisti.
redbrickrecords.ch/haubi-songs


FRÄULEIN LUISE

Fräulein Luise ⎥ Foto ⓒFräulein Luise


I Fräulein Luise sono una giovane band indie-pop di Zurigo i cui brani, cantati in tedesco o in dialetto, riescono a coniugare con disinvoltura musica ballabile e temi di rilevanza sociale.  Il quartetto, composto da Olivia Merz, Paula Scharrer, Aliosha Todisco e Paul Studer, esiste solo dal 2021, ma ha raggiunto ben presto uno status di culto sul panorama musicale grazie al loro eclettico mix di generi diversi, dall’indie al pop, fino al rock e al jazz.  Il contributo «Get Going!» rappresenta un vero investimento nel futuro di questa band, che in futuro potrà perseguire idee creative, discutere e sperimentare nuovi approcci in condizioni analoghe a quelle di un laboratorio, come mai prima d’ora. In qualità di artisti attivi FINTA, coglieranno quest’occasione anche per costruire la propria rete personale e riattivare il loro progetto podcast «Störfrequenz», che affronta il tema dell’essere donna sulla scena musicale svizzera dominata dagli uomini.
fraeulein-luise.ch


ANNA HIRSCH

Anna Hirsch ⎥ Foto ⓒMaria Jarzyna


Anna Hirsch, di Basilea, è compositrice, musicista e performer.  Fa parte del duo art-pop Fleeb e del quintetto jazz Ikarus.  Ha inoltre partecipato a numerose produzioni teatrali, nonché al progetto internazionale SOFIA (Support Of Female Improvising Artists).  Il suo variegato bagaglio di esperienze costituisce ora il punto di partenza per i suoi futuri intenti.  Con il progetto solista intitolato MARIA RIA, l’artista mira a sfruttare gli spunti acquisiti nel corso degli ultimi anni per realizzare le proprie visioni artistiche. MARIA RIA si propone di creare uno spazio per l’impertinenza, la vulnerabilità e, soprattutto, la personalità giocosa che alberga nell’artista e in ognuno di noi. Il contributo «Get Going!» non solo permette ad Anna Hirsch di comporre e produrre nuova musica, ma anche di sviluppare, insieme a un team artistico, un’estetica visiva che affianca e amplia la musica e che si riflette altresì nello spettacolo dal vivo, nel design del palco, nelle luci, nell’abbigliamento, nelle opere d’arte e nei video.
anna-hirsch.com


CHRISTOPH TRUMMER

Trummer ⎥ Foto ⓒBenedikt Schnermann


Christoph Trummer è cantautore e autore. Per Trummer, dall’album «Heldelieder» del 2014, la scrittura letteraria diviene un tutt’uno con la sua attività di compositore e musicista. Che si tratti di migrazione, come nel già citato «Heldelieder», o di famiglia, come in «Familienalbum» del 2020,  questa duplicità artistica consente a Trummer di esplorare le tematiche di cui si occupa in modi diversi.  Attualmente sta lavorando a due progetti contemporaneamente, per i quali ha ricevuto un contributo «Get Going!»:  «In die Welt kommen» è un progetto di libro in cui utilizza le sue esperienze di musicista a New York per riflettere sulle sue origini svizzere protette.  «Glaubensbekenntnisse», il secondo progetto, approfondisce la questione di come i vari credo plasmino le nostre vite, sulla scorta di aspetti spirituali, scientifici, politici ed emotivi.  Il confronto dell’artista con questo tema variegato sarà documentato da conversazioni (podcast), per poi culminare da ultimo in un libro e in nuove canzoni.
trummeronline.ch

Mario Batkovic: tra orizzonti inesplorati

Serie di ritratti «Get Going!» 2022

Mario Batkovic ⎪ Foto ⓒRob Lewis


Mario Batkovic è ricercatore sonoro, giocoliere dei suoni, inventore, compositore e polistrumentista. La ricerca di suoni inediti richiede tempo, molto tempo. Non solo, ma anche per questo motivo la FONDATION SUISA lo sostiene con un contributo «Get Going!».

«Di fatto» afferma Mario Batkovic, «la fisarmonica non è uno strumento da palcoscenico per il grande pubblico. Ma con quello», e indica ridacchiando il suo amplificatore fatto in casa, «funziona alla grande!» Immerso nello splendore del suo creatore, il suo santuario al PROGR di Berna trema, procurando la pelle d’oca all’ascoltatore. Ma quello che il suo laboratorio ha da offrire non finisce qui: oltre ad un angolo per le registrazioni in studio, ospita praticamente tutto ciò che è in grado di generare suoni – da un pianoforte preparato a uno spazzolino elettrico con cui ottenere suoni percuotendo i piatti della batteria. Batkovic parla con entusiasmo dei suoi strumenti, con i quali armeggia costantemente per ricavarne dei suoni. «I suoni», dichiara, «sono tutti già presenti. E se li si tratta amorevolmente, vengono a te.» La musica, continua l’artista bernese, non si può inventare da zero. «Ma posso sempre provare a creare nuove cose con quello che già esiste.» Batkovic si definisce un visionario professionista: «Cerco di trasformare in realtà ciò che esiste nella mia testa.»

Di origine bosniaca, si è trasferito in Svizzera con la famiglia a seguito delle turbolenze nei Balcani. All’epoca, Batkovic aveva undici anni. Già nel suo Paese natale aveva incessantemente suoni in mente, che rendeva udibili con la sua fisarmonica. «La fisarmonica rappresentava un’alternativa alla società consumistica, fungendo da jukebox, DJ, entertainer solista.» Ecco perché si è mantenuto sempre fedele a questo strumento fino ad oggi. «In realtà», replica, «è la fisarmonica ad essermi rimasta fedele.»

Il suo rapporto con i suoni e gli strumenti denota l’umiltà con cui Batkovic si accosta alla musica. La sua aspirazione di integrità nei confronti dei propri suoni è tale da imporgli di sopportare con sofferenza qualsiasi novità. «Non per niente si chiama passione», afferma sorridendo.

Ha studiato all’Hochschule für Musik, Theater und Medien Hannover (Scuola universitaria di musica, teatro e media di Hannover) e all’Accademia di Musica di Basilea. Ma sia in queste rinomate università che sulla scena bernese, Batkovic si è spesso sentito e tuttora si sente un outsider. E questo perché la sua musica non rientra in nessuna categoria. Batkovic è in grado di fare punk, poesia, ambient, noise, metal o musica sacra, ma nessuno di questi generi si applica a lui appieno, o, piuttosto, egli si identifica in tutti loro allo stesso tempo per quanto concerne il suo atteggiamento nei confronti della musica. Nel maggio 2024 eseguirà nuovi brani insieme all’Orchestra Sinfonica di Berna. Nei media internazionali come «Rolling Stone», Batkovic viene celebrato come un grande avanguardista per la varietà del suo repertorio: compone colonne sonore per il cinema, pubblica album da solista per un’etichetta britannica indipendente e scrive musica per orchestra, videogiochi e band come gli Stiller Has. Ma alla fine, non importa quando, dove, come e per cosa viene creata la musica. Lei è parte di un tutto più grande. Il risultato di un fantasista professionista, di un fanatico, di qualcuno che rende udibile l’inudibile e che dice di sé: «Non cerco di ritrovare me stesso attraverso la musica, cerco di non perdermi in essa.» 

«Ma», continua Batkovic, «spesso le persone dimenticano che ogni nuovo progetto richiede un’enorme quantità di tempo.» Il tempo è la risorsa più importante per un ricercatore come lui, che preferisce muoversi su un terreno non ancora battuto. È particolarmente lieto di aver ottenuto due contributi indipendenti l’uno dall’altro: prima il contributo «Get Going!» della FONDATION SUISA, poi il Premio svizzero di musica.

Un uomo con la fisarmonica nel bel mezzo del XXI secolo tecnologico – forse si tratta davvero di un anacronismo, e come tale non automaticamente degno, in tempi come questi, di un posto fisso nell’arte contemporanea: «Può darsi che ci siano state e ci siano sempre persone che si sono trovate al posto giusto al momento giusto con lo strumento giusto. Per me non è stato così. Prima dovevo creare il mio mondo.» In quest’ottica, Batkovic si pone nei confronti del contributo della FONDATION SUISA e del Premio svizzero di musica con ancora maggiore umiltà e gratitudine. 

Inoltre, preferisce entusiasmarsi per gli altri piuttosto che parlare di se stesso. E pertanto, alla fine della conversazione, non perde l’occasione di elogiare il suo più grande eroe, l’«anarchico» Ludwig van Beethoven e le sue rivoluzionarie sonate per pianoforte: «Una vita intera non è sufficiente per immergersi completamente in questi 32 capolavori prodigiosi.»

Rudolf Amstutz


batkovic.com

Ritratto arttv
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MARIO BATKOVIC

10.01.2024


Dal 2018 esiste «Get Going!» come offerta di sostegno della FONDATION SUISA. Con questa nuova forma di contributo alla creazione vengono incentivati finanziariamente processi creativi e artistici che esorbitano dalle categorie convenzionali. Con cadenza mensile, presentiamo individualmente gli otto destinatari del premio «Get Going!» 2022.

In Memoriam Jean-Pierre Mathez (1938–2023)

Abbiamo appreso con tristezza della morte di

Jean-Pierre Mathez,

membro di lunga data del Consiglio di fondazione e presidente della Commissione per le richieste individuali, che si è spento all’età di 85 anni.

Jean-Pierre è stato eletto nel Consiglio di fondazione nel 1996 e si è dimesso alla fine del 2014. Durante questo periodo ha presieduto anche il Commissione per le richieste individuali (ora Commissione artistica). La Fondazione deve molto a Jean-Pierre e anche la segreteria ha beneficiato delle sue conoscenze e del suo intuito.

Un omaggio a lui da parte della nostra direzione è disponibile sul The Director’s Blog:

LEGGERE DI PIÙ: ◼︎ IN TEDESCO ◼︎ IN FRANCESE

SWISS MUSIC @ Linecheck 2023 – Retrospettiva

Linecheck 2023 ⎪ 22–25 novembre ⎟ Milano (IT)

C’era SWISS MUSIC nell’aria…

E, ammettiamolo, anche il profumo di raclette dello Swiss Business Mixer! E in aggiunta, le voci di circa 200 esperti internazionali convocati su invito di Swiss Music Export. L’evento informale di networking di giovedì 23 novembre, tenutosi presso il centro culturale BASE di Milano, ha offerto ai rappresentanti dell’industria svizzera l’opportunità ideale per fare rete e confrontarsi con le loro colleghe e colleghi italiani e internazionali. L’evento Swiss Music Export è stato realizzato con il sostegno della FONDATION SUISA e del Consolato Generale Svizzero di Milano.

Nel corso della giornata, le partecipanti e i partecipanti hanno potuto acquisire conoscenze specialistiche nell’ambito delle Conference Session, curate in ogni dettaglio, del Music Meeting. La sera, invece, il Linecheck si è poi trasformato in festival, con una nutrita rappresentanza anche di musica svizzera dal vivo nelle serate di mercoledì e giovedì, perlomeno all’interno de La Capsula, l’auditorium con sistema di diffusione sonora immersiva del BASE. Qui, i rappresentanti del settore hanno potuto immergersi nei suoni del duo elettronico HEITH & PRICE, della voce e produttrice R’n’B MILYMA e del trio pop MONTE MAI.

Linecheck 2023 – Showcase Monte Mai – Foto ⓒSME

LA SVIZZERA IN SCENA AL LINECHECK 2023
Gli concerti dal vivo dei seguenti artisti svizzeri facevano parte del programma regolare del festival:

HEITH & PRICE
MILYMA
MONTE MAI



SWISS MUSIC @ LINECHECK 2023IMPRESSIONI: